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Fine anno, tempo di bilanci

Anche quest’anno è arrivato alla sua fine, il Natale è alle porte e il 2020 è dietro l’angolo. E’ tempo di guardarsi indietro e fare un piccolo bilancio e vedere che cosa sia riuscita a fare la giunta comunale sostenuta dal PD.

Di ben visibile a tutti ci sono le nuove rotonde di Ponte Ronca e di Via Roma, i lavori di ampliamento e ammodernamento della biblioteca e dell’area circostante, il rifacimento di molti marciapiedi, i lavori fatti in tutti gli edifici scolastici, il nuovo campo sportivo di Ponte Ronca, i nuovi punti luce e le nuove telecamere, le nuove recinzioni delle scuole medie, gli interventi sulla collina. Poi ci sono tante cose che non si vedono, ma che sono anche più importanti, come il fatto di avere iniziato l’anno scolastico senza liste di attesa per i nostri asili nido, di avere garantito anche in questo anno l’assistenza sociale alle famiglie più bisognose, agli anziani, ai disabili, di avere approvato una nuova disciplina dei contributi di costruzione che incentiva fortemente il recupero, il riuso e la ristrutturazione e disincentiva il consumo di aree non edificate.

Insomma, un bell’anno, pieno di iniziative che vanno nella direzione giusta, cioè di avere una Zola sempre più bella e funzionale, migliorando sempre la nostra offerta di servizi e senza lasciare mai indietro nessuno. E il bilancio che stiamo discutendo confermerà queste scelte.

Cambiando argomento e guardando all’anno nuovo, a gennaio 2020 si vota per la guida della Regione Emilia Romagna. Pare che Salvini abbia prenotato per i prossimi due mesi un tavolo in ogni sagra paesana, un albergo in ogni città. Si dice che abbia sub-affittato la sua casa di Roma, tanto lui al Senato non ci va. 

La propaganda dice “liberiamo l’Emilia Romagna”. Bene, caro Capitano, noi siamo già liberi. 

Siamo liberi perché in molte nostre famiglie abbiamo un nonno o uno zio che ha lottato per la libertà. E lo hanno fatto combattendo chi aveva come bandiera la svastica, che oggi ritroviamo sulle braccia di alcuni dei partecipanti ai comizi della destra.

Siamo liberi perché negli anni abbiamo costruito un sistema economico solido, fondato sul lavoro duro e sulla collaborazione tra le diverse parti sociali.

Siamo liberi perché nella nostra regione possiamo scegliere di mandare i nostri figli all’asilo nido (altrove non si sceglie, perché non ci sono gli asili). 

Siamo liberi perché la nostra regione investe nella sanità e potersi curare in un sistema di eccellenza è libertà.

Siamo liberi perché nella nostra regione si investe in scuola e cultura e la conoscenza è libertà. 

Siamo liberi perché veniamo da una tradizione di buona amministrazione, di dialogo con le parti sociali e con le categorie, di attenzione ai bisogni dei cittadini, di onestà.

Non abbiamo bisogno di liberarci da niente, tanto meno abbiamo bisogno di essere liberati.

La giunta Bonaccini ha ben lavorato in questi anni e non dimentichiamoci che nel 2012 la Regione era stata scossa da un terribile terremoto che aveva messo in ginocchio intere comunità. Malgrado ciò, la regione non ha mai fatto mancare il suo impegno per garantire servizi a livelli di eccellenza e investimenti. Zola ha ricevuto un importante sostegno per i servizi sociali e per il nido, ha beneficiato degli investimenti sul servizio ferroviario metropolitano e sulla tutela del territorio. 

Ricordiamocene quando, liberamente e col sorriso, ci recheremo a votare in una fresca domenica di gennaio.

Luca Lorenzini,

Capogruppo Partito Democratico