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Bilancio 2020 – intervento del capogruppo

Di Luca Lorenzini

Quando tra fine 2019 e i primi mesi del 2020 abbiamo iniziato a ragionare del bilancio di quest’anno, l’obiettivo era quello di dare subito gambe ai punti al centro del nostro programma di mandato.

In particolare il bilancio che siamo andati a costruire aveva alcuni elementi qualificanti che ne rappresentano il cuore : fare di Zola una comunità sempre più forte attraverso la cura dei più deboli e la crescita dei nostri figli, la progressività, la partecipazione.

E’ così che è nato un bilancio che vede il 20% delle risorse (al netto delle spese di personale) destinato ai servizi e alla scuola. Zola è innanzitutto una comunità di cittadini. E una comunità può crescere, migliorarsi, arricchirsi ed andare avanti solo se non lascia indietro nessuno. Da qui il rinnovato impegno per i servizi di ASC, rivolti a fasce di reddito deboli, anziani, disabili. E per lo stesso motivo il confermato impegno nel garantire il più largo accesso possibile a tutti i servizi scolastici, dai nidi (che sono un’eccellenza) ai pre e post scuola o scuolabus, che consentono ai genitori di riprendere la loro attività lavorativa e ai nostri bambini di crescere in un ambiente sano e stimolante, ma soprattutto sicuro.

Sempre perché una comunità deve avere un occhio in più per che è più debole, abbiamo introdotto la progressività dell’addizionale IRPEF. Un’operazione che, come è stata spiegata, consente a tutti i cittadini con un reddito sotto i 28.000 euro di avere un risparmio di imposta rispetto agli anni passati. Parliamo del 70% dei residenti zolesi. Parliamo di tutte quelle persone che percepiscono un reddito netto fino a 1.600 euro al mese su 13 mensilità. Chi eccede quella cifra avrà un piccolo aggravio di imposta, funzionale al finanziamento di quei servizi dei quali lui stesso usufruirà. A questa operazione di progressività si affiancava anche un forte investimento nel recupero dell’evasione, con la scelta di assumere personale proprio a questo scopo (oltre che alcuni nuovi dipendenti per supportare uffici in difficoltà).

 Nel bilancio si inseriscono anche alcune nuove voci. Una voce di spesa specifica per le nostre scuole, un fondo per le vittime di borseggi, l’investimento nel progetto Zola città blu, a favore dell’informazione sulle forme di autismo, il finanziamento di un fondo per la coabitazione solidale, il progetto Plastic Free e la grande novità del bilancio partecipato, con l’indicazione a bilancio di una quota di risorse direttamente a disposizione delle nostre consulte per la realizzazione di progetti sul territorio.

Poi è arrivata la fine del mese di febbraio 2020. E’ arrivato il COVID-19, sono iniziate le chiusure delle scuole prima, dei ristoranti e dei bar poi, seguiti a breve dai negozi ed infine dalle attività industriali e artigianali. Uno tsunami, una guerra, o qualsiasi altro nome gli si voglia attribuire. Siamo stati travolti. 

Le previsioni di entrate e di spese che andiamo ad approvare sono ora più che mai indecifrabili. 

Rette scolastiche sospese, vigili impiegati per controlli e non per il codice della strada, sospensione di mercati, feste e sagre cancellate, blocco dell’attività immobiliare ed edile, sospensione di accertamenti e riscossioni, calo dell’addizionale irpef legata ai tanti cittadini in cassaintegrazione o con contratti di lavoro non rinnovati o attività chiuse. Dall’altra parte dobbiamo invece prepararci a sostenere i cittadini che saranno in difficoltà per questa lunga fase, portando per forza di cose ad un aumento della spesa sociale.

Si parla di risparmi legati alla riduzione di utenze e al contenimento di altre spese. Ma queste non potranno neanche lontanamente equiparare i maggiori costi e le minori entrate che ci troveremo ad affrontare.

Per questo motivo, noi oggi siamo chiamati ad approvare un bilancio che sarà sicuramente modificato e rimodificato in funzione degli eventi e delle risorse disponibili. Allo stesso tempo però approvare questo bilancio significa permettere agli uffici di lavorare nel pieno delle loro possibilità, ma, soprattutto, approvare un bilancio che sarà l’intelaiatura del futuro sviluppo della nostra comunità. 

Oggi più che mai abbiamo bisogno di mettere i più deboli al centro dell’attenzione dell’amministrazione. L’emergenza nella quale viviamo imporrà di ripensare la gestione dei servizi per gli anziani, i disabili e l’infanzia. Dovremo pensare a nuovi investimenti per supportare la ripresa delle attività sportive e culturali, per le quali il 2020 sarà un anno terribile. Dovremo garantire un aiuto a chi non sarà in grado di arrivare a fine mese, a pagare le bollette o l’affitto. Dovremo pensare a come intervenire per aiutare imprese, commercianti ed artigiani per uscire da questa fase delicatissima e permettere loro di tornare al lavoro, che è l’unico modo per produrre ricchezza e reddito.

Ho sentito proporre di riportare l’addizionale IRPEF allo 0,6%. Ciò vorrebbe dire privare il comune di parte delle risorse necessarie per le attività dette sopra. Ciò vorrebbe dire tornare a chiedere più soldi ai redditi sotto i 28.000 euro, che in questa fase saranno certamente quelli che avranno più bisogno di aiuto. Penso che molti dei nostri concittadini che hanno redditi di 50/70/100 .000 euro non si sentiranno danneggiati da un provvedimento che in questa fase metterà a disposizione preziose risorse per chi è più indietro.

Torno al cuore del nostro bilancio. La comunità. Solo tutti insieme potremo uscire da questa triste pagina di storia. Solo tutti insieme potremo far tornare Zola più forte e più unita di prima. Non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno e di lasciare qualcosa di intentato in questo frangente. 

Se ci saranno risorse in più dal governo, se ci saranno spese in meno dalla gestione dell’ordinario, se ci saranno sblocchi possibili di avanzo di bilancio saranno da investire su chi più ne ha bisogno e sulle nostre attività.