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Sindaco Davide Dall’Omo – da Zola Informa Ottobre 2020

Di Davide Dall’Omo – sindaco

Care concittadine e concittadini, eccoci al dunque. L’autunno del dunque. Quello che un po’ tutti attendavamo tra speranze, incertezze e timori, dopo quel che ci siamo lasciati alle spalle nei mesi scorsi. Quello che, passata l’estate protetta dal sole e dall’effetto lungo del lockdown, sapevamo ritrovarci di fronte, con la resa dei conti. Cosa ci aspetta? Ci siamo domandati più volte. Già, perché il Covid-19 non è sconfitto, ancora circola e ancora contagia. Così come la crisi economica e sociale che ha prodotto, ancora permane, ancora colpisce. E l’autunno è arrivato. Col suo umido respiro e i suoi violenti scrosci; con l’ombra che s’allunga sul giorno e anticipa la sera. Con i suoi rami e arbusti sfioriti e malinconici; con i suoi coriandoli di foglie gialle, rosse e brune, a naufragare nel vento prima di cadere dimenticate a terra, come vacua muta della pelle di giardini e colline pronte al letargo. Ma, soprattutto, con i primi giorni di scuola appresso. E questo è ciò che conta davvero. Tra le tante cose che l’estate lascia all’autunno, infatti, la riapertura delle scuole è la notizia da tutti più attesa. Dopo duecento giorni di sospensione o didattica a distanza, dopo l’incognita di possibili focolai di ritorno e stringenti protocolli di sicurezza da adottare, il rientro in classe era poco più di una speranza, una debole intuizione, come quelle cose lontane nascoste nel vedo non vedo della nebbia ottobrina. E invece, la campanella ha suonato; puntuale. E lo ha fatto grazie all’impegno e al lavoro serrato di quest’estate. Lavoro congiunto tra scuola (che ringrazio) e Amministrazione Comunale nella fase di pianificazione, sulla base delle linee guida ministeriali e regionali, delle azioni da intraprendere e delle infrastrutture da realizzare, a cui è seguito il lavoro di ciascuno per le proprie competenze. L’ennesima dimostrazione che il futuro non capita, si crea. Come Amministrazione abbiamo ascoltato le richieste pervenute e realizzato nuovi spazi e aule dove necessario, nuovi camminamenti in corrispondenza dei tanti punti di ingresso e uscita aggiunti a garanzia di maggior distanziamento, adeguato alcuni arredi e implementato strutture ombreggianti per favorire le attività all’aperto soprattutto per i più piccoli. Un impegno forte, per il personale (che ancora ringrazio) che vi ha lavorato senza sosta e, come non mai, per le casse comunali. Al contributo di 90.000 € ricevuto dal Governo, infatti, abbiamo aggiunto ulteriori 60.000 € solo per completare queste opere di cosiddetta “carpenteria leggera” altrimenti irrealizzabili nel loro insieme. Al tempo stesso non abbiamo voluto rinunciare ad altri investimenti che avevamo programmato sui nostri plessi scolastici come l’ultimazione della scala antincendio esterna alla scuola di Ponte Ronca (60.000 €), alcuni lavori su tetti e coperture di quasi tutti gli edifici scolastici (per 50.000 €), la sostituzione di infissi (per 90.000 € alle scuole Medie e altri 125.000 € di prossima spesa per il Theodoli), mettendo infine a disposizione un ulteriore fondo straordinario (fino ad altri 50.000 €) per finanziare progetti di attività integrative extracurricolari (laboratori, corsi e altro) per le classi aderenti secondo le programmazioni che definiranno le scuole stesse. Del resto, non si poteva pensare ad una vera ripartenza del paese (e dico Italia, non solo Zola) senza creare almeno le condizioni base affinché la scuola potesse tentare di riaprire le proprie porte ai nostri ragazzi. L’apprendimento non è solo conoscenza; è l’anticorpo all’assoggettamento. Definisce ciò che siamo e saremo; il nostro destino. E la scuola deve tornare priorità per tutte le agende che, seriamente, vogliano programmare il futuro. In ogni momento; anche, e forse soprattutto, nei momenti di difficoltà. Certo, non tutto è perfetto e non tutto è riuscito (si pensi al tema – non dipendente dal Comune – del personale docente e non docente ancora mancante o anche alle difficoltà ancora in essere, per arredi e spazi, di alcune scuole d’Italia), tuttavia, credo che Zola possa davvero andare orgogliosa di quanto, noi, siamo riusciti a mettere in campo per cercare di vincere la prima tappa di una sfida che sarà comunque ancora lunga e complicata. Quella di riportare nuovamente i nostri ragazzi e ragazze, bambini e bambine, con anima e corpo, in uno dei luoghi (anche se non l’unico) fondamentali per imparare a leggere e a scrivere il loro e il nostro futuro. Intendiamoci, il rischio zero non esiste; né oggi né, probabilmente, per molti giorni ancora. I nostri comportamenti erano, sono e rimarranno il primo elemento di difesa in questa battaglia sociosanitaria, e tutti gli accorgimenti presi e realizzati non sono che strumenti a supporto del nostro agire che dovrà continuare a essere consapevolmente orientato alla precauzione, alla prevenzione, alla tutela di noi stessi e degli altri. Come paragone si può pensare a un’automobile; per quanto ben accessoriata con cinture di sicurezza, airbag, controllo della carreggiata e altro, la guida rimane sempre e comunque nelle nostre mani; prima o dopo, dovessimo spingere sull’acceleratore in curva, azzardare sorpassi o ignorare segnaletica e semafori, qualche problema lo avremmo o lo causeremmo. Così a scuola, come in ogni dove. Ma l’autunno non ci porta solo il grande impegno a sostegno della scuola. Dopo non aver tagliato alcun servizio, infatti, nonostante le minori entrate a bilancio causa Covid, con oltre 1.250.000 € aggiuntivi, abbiamo dato vita al progetto “A Zola si Può – riparTiAmo” rivolto (oltre alla scuola, sulla quale ci siamo concentrati tutta l’estate dandole priorità) a famiglie in difficoltà, alle attività produttive e di commercio, all’associazionismo culturale e sportivo, nonché alla manutenzione e messa in sicurezza del territorio. Leggetene i contenuti riassunti nelle pagine a seguire. Ognuno, potrà rendersi conto della portata del lavoro fatto e degli aiuti messi a disposizione. E comprendere che Zola ha ben poco da invidiare ad altri territori (anche i più virtuosi) come qualcuno, tra l’altro maldestramente e con poca cognizione di causa, vuol provare a fare intendere. Zola ha avviato un investimento imponente e straordinario, senza precedenti, sulla nostra comunità in un momento di eccezionale difficoltà; altro che chiacchiere. Perché l’idea rimane quella di quando abbiamo cominciato: proteggere e far crescere nel tempo la nostra Città e fare tutto il possibile affinché nessuno rimanga indietro.